di Andrea De Rossi e Fabio Gaetaniello scendono in campo al
Lungobisenzio alle 15 per affrontare nella terza e ultima sfida
casalinga la mitica formazione degli Harlequins.
Contro un pezzo di storia, gli inglesi sono stati fondati addirittura
nel 1866, i tuttineri salgono alla ribalta europea nella quinta
giornata di Amlin Challenge Cup.
Una partita-evento quella che si giochera' al Lungobisenzio e che
vedra' la partecipazione di tantissimi tifosi inglesi, quasi 500, e
di tantissimi altri provenienti dall'Italia e dal resto del centro
Italia. Saranno almeno in 4000 sulle tribune dello stadio pratese a
vivere in prima persona quella che sara' una partita, ma in generale
una festa per tutta la Prato sportiva e la Toscana rugbistica.
Una giornata di festa per i tifosi di rugby, ma anche per le
famiglie. Si comincera' dalle prime ore del mattino con la
realizzazione del Cavalieri Village, con una tensostruttura rigira
che ospitera' il pranzo prepartita dei tifosi, e dopo la partita il
terzo tempo, di squadre e giocatori.
Dalle 12 inizieranno a fornire pasti per continuare fino all'inizio
del match e poi nel dopo partita della sfida. Via Firenze, dove
verra' posta la struttura, con gli stand gastronomici e delle
associazioni cittadine, sara' chiusa fin dalle 7 per riaprire solo
nella tarda serata a partita ed evento conclusi. Sara' una festa vera
e propria con tanto di fuochi d'artificio e spettacolo prepartita
all'interno dello stadio.
Sul fronte sportivo, la sfida contro gli Harlequins sara' quanto mai
dura e difficile. Gli inglesi, che si presentano con la formazione
praticamente al completo, scenderanno in campo per vincere e fare i
cinque punti. I Quins sono in piena corsa, con il Bayonne, per la
prima posizione e il relativo passaggio del turno. Ecco cosi' che gli
inglesi si presentano in campo in formazione quasi al completo a
dimostrazione che gli arlecchini inglesi hanno nei confronti dei
Cavalieri. Per la formazione di De Rossi e Gaetaniello sara' una
partita di sacrificio, dove i pratesi dovranno placcare, ancora
placcare e di nuovo placcare e poi in attacco cercare di far valere
le proprie prerogative migliori.
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