martedì 13 gennaio 2009

GISPI RUGBY PRATO, LA STORIA

L’IDEA: era il 1984 quando l’imprenditore Lamberto Fauli, vicepresidente della Società Sportiva Rugby Prato, che allora
militava nel campionato Nazionale di serie B, ebbe l’idea di dare vita ad una società giovanile e costruire un campo di
rugby in quel terreno incolto che tutti i giorni vedeva uscendo dalla sua abitazione in via Dolci. Un terreno con diversi
alberi di ulivo ma anche con un grande spazio privo di ostacoli.

Fauli contattò due giocatori che militavano in prima squadra nella SS Rugby Prato con l’intenzione di farli diventare gli
allenatori della nuova società. I due, Pasquale Petrella, trequarti ala, e Stefano Reali, tallonatore e all’occorrenza pilone,
accettarono di buon grado.

I PRIMI ADEPTI: I due iniziarono a fare una serie di dimostrazioni nelle scuole elementari delle suore, in via Nuti e
pubblica in via Pier Capponi. Cominciarono così ad arrivare i primi ragazzi interessati a giocare: Denti, Marchettini,
Cittaro, Pozzarini, Martelli, Fulchino, i fratelli Papi, Pini, Fauli… Come spogliatoi venivano usati quelli del Gs La Pietà di
calcio e proprio per questo quando con i ragazzi cominciarono ad avvicinarsi anche i loro genitori fu deciso di costituire
ufficialmente la società che avesse un legame con quella del calcio.

IL PRIMO NOME E IL PRIMO PRESIDENTE: Non ci furono dubbi nel fatto di farla nascere col nome di Gs La Pietà
sezione rugby con sede nei locali della chiesa di Santa Maria della Pietà e sotto il benvolere di don Virginio Fogliazza,
allora parroco. Presidente fu eletto Riccardo Papi e nel consiglio fra gli altri entrarono anche Luciano Denti, Guido
Marchettini, Giuseppe Pozzarini, Fabbrini. I colori sociali furono il verde ed il blù e come simbolo, dopo aver a lungo
accarezzato l’idea della Pantera rosa, per motivi di copyright si scelse un gattino (stile figlio di gatto Silvestro) che
abbracciava un pallone da rugby. A disegnarlo fu il fratello di Luciano Denti. Il consiglio aveva l’abitudine di tenere una
riunione di consiglio tutti i lunedì con la presenza anche dei tecnici. Settimana dopo settimana il numero dei giocatori
cresceva e così fu iscritta una squadra Under 11 al campionato toscano.

IL CAMPO: con la nascita della squadra ci fu
bisogno di rendere ufficiale anche il terreno di gioco per averne l’omologazione. Lamberto Fauli decise di far piantare a
sue spese una siepe di alloro per dividere il campo dagli spettatori. E così una fila di alloro alta 50 centimetri prese il
posto di quella che ora è la recinzione. I pali, alti poco più di 3,80 metri furono saldati nell’officina della rifinizione di
Andrea Cambi e il 31 dicembre del 1984 sotto un vento gelido di tramontana, Stefano Compiani, Pasquale Petrella ed il
cugino di quest’ultimo, Pasquale Tocco, li tirarono su per la prima volta.

Nel 1985 le squadre erano diventate due: una Under 11 ed una Under 13, Il terreno di gioco aveva bisogno di qualche
centimetro in più per essere omologabile anche per la categoria più grande. Ma c’erano degli alberi di ulivo da dover
spostare. E fu una vera a propria battaglia con alcuni abitanti della zona che non volevano assolutamente che gli alberi
fossero trapiantati altrove. Alla fine vinse il buon senso.

L’ERA DENTI: Per motivi di lavoro Riccardo Papi fu costretto a lasciare dopo poco la presidenza e gli subentrò Luciano
Denti che in questo suo impegno coinvolse tutta la famiglia: la moglie Carla, i figli Alessandro, Giacomo (che ha
cominciato a giocare quando non ne aveva neppure l’età) e Giulia la mascotte. Sono stati gli anni in cui in casa Denti si
facevano le ripetizioni nel pomeriggio per quei ragazzi che rischiavano di non avere il permesso dai genitori di andare a
giocare la domenica perché non avevano una buona media a scuola. In cui la signora Carla preparava la domenica
mattina il grosso thermos di tè caldo per l’intervallo delle partite. In cui giocare nella sezione rugby del Gs La Pietà
significava entrare in una vera famiglia e… a fine anno il classico match figli contro genitori. Il Ford Transit blù di Luciano
era conosciuto su tutti i campi della Toscana. Quando arrivava, voleva dire che una buona parte della squadra del Gispi
c’era. E spesso al Ford Transit si affiancava il furgone messo a disposizione da Andrea Cambi e ovviamente le auto di
alcuni genitori per il resto della squadra.

Come tecnici, oltre a Petrella e in sostituzione di Reali, negli anni arrivarono Tommaso Boscherini, Nicola Messina,
Marco Visintin...

IL PRI MO TITOLO ITALIANO: nel 1989 il Gs La Pietà sezione rugby vince il suo primo titolo nazionale e lo fece a Treviso
con la categoria Under 13 guidata da Marco Visintin. Quando l’autobus tornò con la comitiva a Prato, in piazza Stazione
c’erano più di duecento tifosi a far loro festa.

LA SCOMPARSA: Purtroppo il bel sogno si interruppe bruscamente nel
1991 con la morte di Luciano Denti. Un male incurabile non gli lasciò scampo e nel Gs La Pietà sezione rugby si creò un
vuoto enorme e la fine di un’epoca. A prendere il suo posto subentrò il vicepresidente Guido Marchettini e l’anno
successivo fu organizzato il 1° Trofeo Luciano Denti per ricordarne la memoria. Ma non fu più la stessa cosa e dopo
alcuni anni fu necessario riorganizzare la società.

NASCE IL GISPI RUGBY PRATO: E’ il 1994 quando arriva il necessario scossone per dare vita ad una società più
organizzata (le squadre sono diventate quattro) e più efficiente. Nell’abitazione di Carla Calignano, in via Baracca, si
scrive lo Statuto ed il regolamento. Ci sono Carla Calignano, Pasquale Petrella, Andrea Cambi e Marco Visintin che negli
ultimi tempi ne è diventato il tecnico di riferimento. A scegliere il nome è ancora l’imprenditore Lamberto Fauli che decide
per il G(i)spi dalle iniziali di Gruppo sportivo pietà, unito a Rugby Prato. Tutto il resto rimane uguale. Presidente viene
eletto Pasquale Petrella l’unico che è rimasto ininterrottamente nella società fin dalla nascita.

Crescono ancora il numero dei ragazzi e le squadre. I rapporti col Gs La Pietà calcio non sono più buoni dopo la
scomparsa del loro presidente Franco Faggi. Così la nuova dirigenza preme sull’amministrazione per avere propri
spogliatoi anche perché il Gispi vince titoli toscani e presto arrivano anche altri titoli nazionali e quindi merita ben più
attenzione.

Pasquale Petrella resta in carica come presidente per sei anni ed ha l’onore di inaugurare anche i nuovi spogliatoi oltre
alla recinzione del terreno di gioco e alla sua illuminazione grazie al fondamentale apporto del vicepresidente Andrea
Cambi.

CAMPIONI D’ITALIA U. 10 E U.14: Nel maggio del 2000 forse il momento più importante per il Gispi Rugby Prato che a
Treviso vince in contemporanea due titoli italiani con le categorie Under 10 e Under 14. Un doppio successo che pone
definitivamente all’attenzione del mondo della pallovale nazionale la piccola e bella realtà giovanile di Prato.

Un Titolo che spronerà l’ambiente rugbystico a trovare una soluzione per avere anche una prima squadra che sapesse
fare di più e meglio della serie C1 o C2 in cui si barcamenava la Ss Rugby Prato.

LA SERIE A ARRIVA CON LA SQUADRA FEMMINILE: Nel 2001 il Gispi Rugby Prato accoglie l’invito di Caterina
Santoni e Samantha Pagli e si dedica anche al femminile iscrivendo una squadra al campionato italiano di serie A. La
squadra è affidata ai tecnici Alberto Barni ed Antonio Cangioli, mentre al fianco delle due studentesse del Rodari arriva
subito Roxana Michelini che il rugby lo ha masticato fin da bambina giocando coi maschietti e, una volta arrivata a sedici
anni, non potendo più giocare con i ragazzi era stata costretta ad emigrare a Perugia.

PETRELLA PASSA IL TESTIMONE A GUASTINI: Nel 2002 Petrella rinuncia a ripresentarsi candidato presidente e
sprona il consiglio a trovare una nuova figura di riferimento che viene individuata in Gianluca Guastini, a sua volta ex
giocatore della Ss Rugby Prato…. Il resto è cronaca e non più storia…

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